Il matrimonio della sirena di Lolita Timofeeva, tecnica mista su carta, foglia d'oro, 1997 Delle volte, spulciando tra le vecchie carte, faccio delle scoperte curiose che mi aiutano ad ordinare le mie idee e ad analizzare il mio percorso creativo. Questa volta ho trovato un qualcosa che conferma le potenzialità del nostro inconscio ed è un lavoro su carta dal titolo “Il matrimonio della Sirena” del 1997. L’intenzione di allora era di raffigurare lo sposalizio con l’Arte, una sorta di nozze mistiche che uniscono le energie divine creative e creatrici, raffigurate dal cuore infuocato con l’occhio che vede tutto, con le energie terrene, rappresentate dalla figura femminile che però assume le bizzarre sembianze della sirena, con riferimento all’acqua. L’acconciatura della sposa è adornata dalla luce dorata intensa e circoscritta. Tutti questi elementi ora mi portano a pensare non solo all’unione degli opposti ma ai princìpi che regolano i significati fondativi della cultura ...
Quando vado a vedere le mostre-mercato come Arte Fiera, dove le proposte sono tante e si rischia il disorientamento, mi affido all’intuizione scorgendo tutto comunque, per i fini didattici, ma fermandomi solo davanti alle opere molto belle, opere bizzarre oppure davanti alle opere che mi incuriosiscono come fenomeno sociale. Il significato del bello è diverso per ognuno di noi. Per me il “bello” relativo a un’opera d’arte non significa che raffiguri per forza un qualcosa di aggraziato, ma che i suoi contenuti mi provochino una sorta di inquietudine, inchiodandomi davanti nel tentativo di coglierne il significato. Vuol dire che l’armonia o la disarmonia apparente dei mezzi usati mi porta oltre l’oggetto o soggetto raffigurato, toccando in me le corde di un ricordo antico, scavando nella mia memoria genetica e facendomi vivere l’esperienza della trascendenza. Invece il “brutto” nell’arte per me è semplicemente il sinonimo del banale. Ora però, non parlerò delle opere belle o brut...
30 ottobre – 29 novembre 2015 Biblioteca di Letteratura Straniera di Mosca Patrocini: Regione Toscana, Società Dantesca Italiana Il 30 di ottobre 2015, alle ore 16.00, nella Biblioteca di Letteratura Straniera di Mosca sarà inaugurata la mostra personale di Lolita Timofeeva “Dante attraverso i simboli”. L’artista, nata in Lettonia, dal 1991 vive in Italia. Sarà esposta una serie di opere su carta eseguite con una tecnica singolare, elaborata dall’artista. A un primo sguardo i suoi lavori potrebbero ricordare codici miniati dal sapore medievale, ma i contenuti sono decisamente moderni. Non si tratta di illustrazioni della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, ma di una sua raffinata interpretazione. L’artista, dopo uno studio approfondito, ha elaborato versi del sommo poeta e ha sintetizzato nei simboli la loro essenza. Ha tradotto in forme plastiche le astrazioni dell'intelletto del poeta. La Timofeeva non raffigura a...
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