“Aida” a Taormina

Inizio con la storia di un tiranno. In Sicilia ce ne sono stati tanti. Ma quel Gerone II di Siracusa (263-214 a.C.) fece vivere a Tauromenion un periodo di prosperità e benessere, facendo godere a questa città un periodo di pace, risparmiandola anche da pesanti tributi. Fu allora fondato il teatro greco di Taormina, scavato nella roccia, divenuto il secondo in Sicilia dopo quello di Siracusa. Quindi, non sempre i tiranni vengono a nuocere. 


Il 12 si agosto ho potuto prima ammirare di giorno questo teatro con una vista mozzafiato, dove l’occhio spazia dalla baia di Naxos, alle coste calabre, all’Etna, a Castelmola e poi, di sera, vederlo trasformarsi in palazzi regali dell’Antico Egitto per “Aida” di Giuseppe Verdi. La bacchetta magica del regista e scenografo Enrico Castiglione è stata avvantaggiata dagli effetti ammalianti delle più moderne tecnologie di proiezione ad alta definizione. 



Durante l’allestimento, tra ultimi visitatori, sono riuscita anche a curiosare nei camerini incustoditi, studiare come sono fatte le decorazioni e sfiorare i costumi degli attori, pronti per essere indossati. Che emozione!

                                                    12 agosto 2011, Taormina

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